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13 agosto 2014 3 13 /08 /agosto /2014 08:23

«Bisogna che l'ente Parco #Vesuvio si impegni di più, molto di più, anche al di là delle proprie competenze istituzionali, per salvaguardare l'area protetta dallo scempio dello sversamento illegale dei rifiuti e per bonificare e mettere in sicurezza le discariche legali, vecchie e nuove, che si trovano in area Parco» #GiovanniMarino

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11 luglio 2014 5 11 /07 /luglio /2014 11:54

Care cittadine, cari cittadini,

per l'ultimo appuntamento di questa IV edizione di "Girando intorno al Vesuvio", cittadini per il Parco sarà presente, Domenica prossima, 13 luglio, dalle 8,30 alle 13,30, con il Consorzio di Tutela del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, alla manifestazione organizzata dagli studenti di Agraria presso l'orto botanico del Dipartimento di Agraria di Portici per una giornata di divulgazione scientifica rivolta in particolare ai più piccoli, bambini e ragazzi. İl Consorzio, per parte sua, allestirà un piccolo laboratorio di manifattura del piennolo: in pratica, chi lo vorrà, potrà esercitarsi a comporre i famosi "grandi grappoli", i "piennoli" appunto, sotto la guida di mani esperte. E' chiaro che, date le circostanze (vedi allegati), la giornata assume anche la valenza di un momento di sensibilizzazione della cittadinanza e, si spera, delle istituzioni sui danni enormi subiti dagli agricoltori vesuviani e dallo stesso orto botanico, autentica eccellenza scientifica di valore mondiale, a causa dell' evento meteo del 16 giugno scorso. E allora ... Domenica, tutti all'orto botanico di Portici !!!

 

Per il coordinamento di cittadini per il Parco
Giovanni Marino

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11 luglio 2014 5 11 /07 /luglio /2014 11:33
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11 luglio 2014 5 11 /07 /luglio /2014 11:09

http://4.bp.blogspot.com/-b0mNpFpw-Jc/U73QzUUXuNI/AAAAAAAASd8/tesmSgt5q0A/s1600/Luglio+2014DSCN8733.jpgComunicato
Conferenza Stampa
Dal disastro alla rinascita: come risollevare l’agricoltura vesuviana
Mercoledì 9 luglio 2014 – ore 10,00
Biblioteca comunale – Massa di Somma (NA)

   

 

 

 

Mercoledì 9 luglio, presso la Biblioteca comunale di Massa di Somma, Il Presidente del Consorzio di Tutela del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, sig. Giovanni Marino, terrà una conferenza stampa per rendere edotti gli operatori dell’informazione sui danni subiti dall’agricoltura vesuviana a causa del catastrofico evento meteo del 16 giugno scorso oltre che sullo stato di avanzamento delle procedure previste dalla legge per la concessione di aiuti agli agricoltori colpiti. La conferenza sarà anche l’occasione per discutere delle proposte e delle necessarie sinergie istituzionali (comuni – ente Parco – Regione Campania) e tra istituzioni e imprese per rilanciare l’agricoltura vesuviana.
Parteciperanno alla conferenza stampa Ugo Leone, Commissario Straordinario dell’ente Parco Nazionale del Vesuvio, Luca Capasso, Presidente della Comunità del Parco nazionale del Vesuvio, Alessandro Mastrocinque, Presidente CIA Campania e Michele Pannullo, Presidente Confagricoltura Campania.

Al termine della conferenza è prevista la visita ad una azienda agricola vesuviana per far osservare i danni causati dagli eventi meteo del 16 giugno.
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“Lunedì 16 giugno 2013 è una data destinata a rimanere impressa nella memoria storica degli agricoltori vesuviani: una tempesta di vento, acqua e grandine si è abbattuta su un vasto areale da Ercolano sino a San Giuseppe Vesuviano, distruggendo pressoché completamente le colture di pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, albicocco e uva catalanesca. A Portici l’orto botanico del Dipartimento di agraria della Federico II è stato irrimediabilmente danneggiato. Molte aziende agricole, piccole e medie, sono in ginocchio ed è a rischio la loro sopravvivenza. Purtroppo le notizie che ci giungono dal governo sono tutt’altro che rassicuranti: non vi sono fondi disponibili per aiutare gli agricoltori della Campania e inoltre leggi e regolamenti attuali impediscono di concedere aiuti per quelle colture per le quali era possibile assicurarsi ricevendo un contributo pubblico. 
Questa sfortunata contingenza ha fatto emergere tutti i limiti e le contraddizioni dello sviluppo dell’agricoltura vesuviana, che pure in alcuni comparti dava segnali di ripresa, ma ci auguriamo possa rappresentare l’occasione per affrontare quei nodi strutturali che vanno sciolti per rilanciare l’agricoltura e sviluppare tutto il suo potenziale anche in termini di creazione di un indotto turistico nel contesto del Parco nazionale del Vesuvio”.
Giovanni Marino

Biblioteca Comunale c/o Municipio di Massa di Somma (NA) 

Per ulteriori informazioni, Lidia Merola: Consorzio di Tutela del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop – tel. 081 0606007

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10 febbraio 2014 1 10 /02 /febbraio /2014 18:20

Scarica il documento pdf: Il vesuvio tra natura e cultura

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10 febbraio 2014 1 10 /02 /febbraio /2014 17:47

segue il testo inviato alla attenzione del ministro e del presidente della Regione Campania il 22 Gennai0 2014 

 

Egregio Ministro dell’ambiente, Egregio Presidente della Regione Campania,

le scriventi associazioni, consapevoli e rispettose delle prerogative che la legge  394 attribuisce al Ministro dell’ambiente, ritengono tuttavia legittimo e consono allo spirito e alla prassi di una democrazia partecipata, proporre al Ministro e al Presidente della Regione Campania la nomina del sig. Giovanni Marino, imprenditore agricolo biologico, fondatore e coordinatore del “Movimento cittadini per il Parco”, attuale e primo Presidente del Consorzio di Tutela del pomodorino del piennolo del Vesuvio dop, a Presidente del Parco nazionale del Vesuvio, riconoscendo nella sua persona quelle caratteristiche di competenza, passione civile, impegno, determinazione, serietà e correttezza che riteniamo indispensabili per guidare l’ente Parco nazionale del Vesuvio. Ci riconosciamo inoltre nel programma elaborato dal “Movimento cittadini per il Parco” che condividiamo e che riteniamo possa, se attuato, consentire all’ente Parco di risollevarsi dalla attuale condizione di impotenza per proporsi come fulcro di un processo di rinascita civile della intera comunità del Parco.

 

Con osservanza

 

I firmatari

 

Terra e Dignità San Giuseppe vesuviano

Museo della civiltà contadina “Michele Russo” Somma Vesuviana

Associazione NeaNastasis Sant’Anastasia

Osservatorio Ambiente PD Sant’Anastasia

Polisportiva Quadrifoglio Sant’Anastasia

Boschetto Sporting Club Sant’Anastasia

Gruppo Sportivo ALANBICI San Sebastiano al Vesuvio

Legambiente Parco nazionale del Vesuvio Ercolano

Pro Loco Hercuvlanevum Ercolano

ASCOM Ercolano

Associazione Family House Ercolano

Associazione per i Siti Reali e le Residenze Borboniche ONLUS Portici

Movimento cittadini attivi Torre del Greco

Università Verde Torre del Greco

Centro sociale Torrese Torre del Greco

A.S.D. Archeoatletica Vesuvio Torre Annunziata

Zona Rossa - Associazione di Civile Creatività Torre Annunziata

Archeoclub Torre Annunziata

Associazione ViviTrecase Trecase

Pro Loco Trecase

Associazione “Il Melograno” Boscoreale

Associazione Discovery Vesuvius Terzigno

Confagricoltura Napoli

AmbienteVivo Campania

Bio Logica Associazione campana produttori biologici

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13 maggio 2013 1 13 /05 /maggio /2013 19:21

PARTE DA POLLENA TROCCHIA 

LA TERZA EDIZIONE DI 

GIRANDO INTORNO AL VESUVIO

130518-Pollena-img.png

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5 maggio 2013 7 05 /05 /maggio /2013 18:07

Testata-locandina.JPG

 

Anche quest'anno ce l'abbiamo fatta. Ecco a voi il programma di "Girando intorno al Vesuvio 2013 - 7 week end alla scoperta del vulcano più famoso e urbanizzato del mondo".
Urbanizzato ... Come dire ... Avviso alla stampa ... Non siamo qua a vendere perline colorate ... Le proposte come negli anni precedenti spaziano da (e integrano) escursioni naturalistiche per gli amanti del trekking a eventi enogastronomici e goderecci a visite guidate al nostro ricchissimo patrimonio storico-artistico e archeologico. Il turismo possibile, appunto. Ormai è diventato un luogo comune. Ma, come dice provocatoriamente il mio amico Ettore di Caterina, il turismo mica si fa con gli "attrattori", il turismo si fa con i servizi (e con l'organizzazione). Ragion per cui ... Aggiungo che, a mio avviso, per "fare turismo" occorrono altre due o tre cose fondamentali: a) livelli di vivibilità quotidiana decisamente superiori a quelli cui siamo tristemente abituati; b) una conoscenza diffusa nella popolazione del nostro patrimonio culturale e ambientale, che è, o dovrebbe essere, fattore costitutivo della identità collettiva; c) il marketing territoriale ovvero la consapevolezza che per generare importanti flussi turistici la competizione (e la comunicazione, l'organizzazione, ecc.) si fanno per sistemi territoriali e non per segmenti infinitesimali (la singola località, il singolo comune, addirittura la singola attività commerciale, ecc.).  La nuova legge regionale sul turismo "organizzazione del sistema turistico in Campania" http://www.proagerola.it/pubblichiamo-la-nuova-legge-sul-turismo-della-regione-campania/ , 
attesa da svariati decenni, licenziata a dicembre 2012 dalla competente commissione consiliare, ma non ancora approvata dal Consiglio regionale, prevede la costituzione dei "poli turistici locali" all'interno degli "ambiti territoriali turistici omogenei" che saranno definiti (si spera con cognizione di causa) dalla Regione. I poli turistici locali saranno forme associative di soggetti pubblici e privati, rappresentati in modo equilibrato. Saranno soggetti con capacità di proposta e capacità di spesa. In attesa che la proposta di legge divenga realtà, poniamoci qualche domanda. E l'ente Parco? Può l'ente Parco "essere utile" per sviluppare il turismo? Può avere un ruolo? E se non il Parco chi può allora? La Provincia? Ma non dovevano essere sciolte? I comuni? 
In attesa che Ente Parco ed enti locali entrino a far parte (se lo vorranno), ciascuno per suo conto, disordinatamente, nei nuovi poli turistici locali, chiediamoci se invece non avrebbe senso, non sarebbe di prospettiva, valorizzare  un ente locale intermedio come l'ente Parco. Il Parco oggi non ha personale specializzato in ambito turistico, ma non ce l'hanno nemmeno i comuni. Rafforzare l'ente Parco per metterlo in grado di svolgere una superiore funzione di progettazione e coordinamento sarebbe nell'interesse di tutti i comuni del Parco.
Un altro forte limite allo sviluppo turistico è costituito dallo scarso livello di integrazione e cooperazione degli operatori economici territoriali. E dalla scarsa qualità del loro rapporto con le istituzioni caratterizzato per lo più da dinamiche o clientelari o rivendicative. Anche qui, l'ente istituzionale intermedio, l'ente Parco, potrebbe provare a stimolare e realizzare una osmosi, un rapporto di collaborazione che abbia i caratteri della pianificazione e non della improvvisazione con le forze economiche e sociali territoriali, attraverso la istituzione delle Consulte, previste dal suo statuto. Nello specifico la "Consulta per il turismo e l'agricoltura". Bene. Penso di avere appesantito già abbastanza la lettura. Vi invito a far girare mail e programma. Tra lunedì e martedì saranno disponibili locandine e pieghevoli, chi volesse distribuirle non ha che da contattarci ... In allegato trovate la locandina e anche lo stralcio di programma di cittadini per il Parco sul Turismo (coraggio).

A presto !

Per cittadini per il Parco

Giovanni Marino
questa è la locandina completa con i recapiti dei responsabili per ciascun evento in programma
per ircevere una copia in formato pdf della locandina scrivi una mail a: neanastasis@gmail.com

locandina
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10 settembre 2012 1 10 /09 /settembre /2012 20:08

Venerdì sera si è celebrato il convegno intitolato il   “Filo spezzato” organizzato dal movimento civico Cittadini per il Parco che ormai da più di un anno si batte per la tutela e lo sviluppo del territorio vesuviano.

  CITTADINIcp5

Il convegno, considerato il fatto che è stato organizzato da un gruppo eterogeneo e motivato di volontari, è stato un vero e proprio successo. La sala era piena, era piena di persone comuni, portate lì dal tam-tam di internet ma c’era anche qualche politico, pochi in verità (erano stati invitati, in qualità di oratori, Giuseppe Capasso, Eduardo Cosenza e Giovanni Romano ma sembra che avessero ben altri impegni da rispettare), ma anche molti intellettuali, tra quelli che abbiamo riconosciuto tra il pubblico c’erano Aldo Vella, Maurizio Fraissinet e il Presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Ugo Leone, ma le star della serata erano loro, i tre relatori del convegno, Carlo Petrini, Luca Meldolesi e Salvatore Settis, che hanno incantato i presenti con la loro oratoria ma soprattutto con la loro lucida visione del mondo e dove questo si sta incamminando.

 

Dopo la breve presentazione del Preside della Facoltà, Paolo Masi, si è entrati subito nel vivo dell’evento con l’intervento del portavoce di CpP, Giovanni Marino che, presentando a chi non lo conoscesse ancora, il Movimento, ha spiegato le ragioni della serata, non risparmiando però stoccate agli amministratori locali e la loro maniera miope di far politica.

 

Il primo dei relatori illustri è stato il professor Settis del quale si è ammirato, oltre che l’ovvio sapere, anche l’ironia. Salvatore Settis, già direttore della Normale di Pisa, è archeologo di fama mondiale e personaggio pubblico per i suoi numerosi e illuminati interventi, ma soprattutto per le sue prese di posizione in favore del patrimonio artistico e culturale italiano.

Dare un’idea di quanto detto da Settis, così come per gli altri interventi è cosa ardua, tanta e tale è la saggezza espressa, e non basterebbe certo un articolo di giornale per sintetizzarne la vastità dei contenuti. Basti comunque sapere che l’intervento di Settis è stato un excursus sulle ragioni etiche, politiche ed economiche della tutela ambientale, dall’unità d’Italia a oggi, con una seconda parte dedicata al ruolo dei movimenti che si battono per la tutela del paesaggio. Il dato di fatto che prevale dalle argomentazioni del professore è che dal 1909, data della prima legge sul paesaggio, ad oggi, la situazione in Italia è cambiata ben poco e il diritto della priorità del bene comune sull’interesse del singolo è, allora come oggi, attaccato da più punti e non sembra né consolidato né condiviso. Settis ribadisce, menzionando gli scritti di illustri predecessori, il diritto delle generazioni future a ereditare un mondo ancora fruibile e non devastato da chi li ha preceduti.

 

Il secondo intervento è stato quello del prof. Meldolesi, economista, professore a Napoli e alla Sorbona, collaboratore di Fernand Braudel e consigliere economico durante gli ultimi governi.  Meno articolato di chi lo ha preceduto, con spunti meno accattivanti ma dall’importante valenza, l’intervento di Meldolesi ha focalizzato l’attenzione su un ambito più generale che coinvolge un Mezzogiorno purtroppo ancora fin troppo legato a logiche assistenzialiste e più propriamente di corruzione. Il Sud ha bisogno di esempi positivi, di esperienze significative che possano essere “… inappuntabili dal punto di vista morale, economico, politico, sociale eccetera, sotto tutti i punti di vista!”  

 CITTADINI38.JPG

Segue Carlo Petrini, famoso gastronomo e collaboratore di importanti testate nazionali. Petrini è fondatore di Slow-food e anche grazie ad essa si batte, non solo in Italia, per la tutela di un’agricoltura compatibile col territorio. Il suo ricco e toccante intervento mette in risalto una cosa su tutte, la scomparsa nel nostro paese di coloro che non solo gestivano, ma che tutelavano la nostra agricoltura, i contadini. “Per capire la malattia bisogna andare a cercare le cause! […] alla fine della seconda guerra mondiale, questo paese, aveva il cinquanta per cento della popolazione attiva che era contadina! Oggi siamo meno del tre per cento! Cosa vuol dire? Questa piccola componente non ha neanche forza elettorale … ai miei tempi, le mie Langhe eleggevano tre deputati! Oggi, col tre per cento, contano come il due da picche!” e continua “… quei presidi umani governavano non solo il paesaggio ma anche l’assetto idrogeologico del territorio, governavano la sapienza, la memoria, governavano la biodiversità, governavano il sapere, la nostra civiltà!”

Petrini chiude il suo intervento, sintetizzando il suo pensiero con la necessità dei “nuovi paradigmi” tali da farci uscire da questo nuovo tipo di crisi, definita entropica. Secondo il gastronomo il compito della politica è quello di “incentivarli, assisterli e accompagnarli”. Il ruolo dell’attivismo dei movimenti, continua Petrini, è quello di sostituirsi alla politica quando questa non assolve a questa nuova funzione che le spetta. Per il gastronomo piemontese su tutti, due paradigmi sono fondamentali per attuare un’inversione di tendenza rispetto alla crisi attuale, uno è quello del rifiuto dello spreco, l’altro è quello del ritorno alla terra da parte degli italiani.CITTADINI34-copia-1.JPG

 

 

 

 

 

 

 

 

  A conclusione della serata c’è l’intervento di Ugo Leone che delinea la miserrima situazione del Parco Nazionale, a questi seguono gli accorati interventi di alcune associazioni tra cui un rappresentante del Forum “Salviamo il Paesaggio” e, a chiusura, Legambiente col suo referente regionale Michele Buonomo.

 

CITTADINI39.JPGIl cortile retrostante la sala è adibito a una mostra e degustazione dei prodotti tipici della nostra terra. Tra i banchetti allestiti, mentre gironzoliamo e spilucchiamo qualcosa, ci avvicina uno degli allestitori, un coltivatore di pomodorini che mi chiede di cosa s’è parlato al convegno,  ho un po’ di difficoltà a rispondergli, perché avverto, in quel momento e con un certo imbarazzo, la distanza tra lui, la cruda realtà di un territorio, e il mondo che i relatori hanno commentato. Lui mi parla, a un mio accenno del secondo paradigma di Petrini, di un euro a cassetta per i suoi pomodorini, mi parla della merce venduta a un credito mai riscosso, mi delinea uno scenario di miseria umana ed economica che mi rimette in una realtà che va tenuta presente per poter andare avanti senza ipocrisie.CITTADINIcp1

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10 settembre 2012 1 10 /09 /settembre /2012 20:05

CITTADINIcp8.JPG «Il filo spezzato è il filo della memoria, della identità culturale, collettiva e individuale, di un popolo. È il filo rotto tra passato e presente.» Con queste parole, il portavoce del movimento Cittadini per il Parco, Giovanni Marino, stigmatizza un dato di fatto ma anche un punto di partenza, per ridurre quella scissione tra uomo e territorio che ormai da anni si verifica sotto il Cratere.

 

Inutile sottolineare quanto sia distante il nostro contesto umano da quello naturale, in molti ignorano l’esistenza di un Parco Nazionale e quelli che lo conoscono fanno finta che non esista. In tutto questo, le istituzioni, centrali e periferiche, giocano a rimpiattino con le proprie responsabilità per questo stato delle cose.

 

Oramai, si sceglie dove vivere in base ai negozi che si trovano in quel determinato luogo e non agli spazi verdi, tanto è distante e fraintesa l’inscindibile relazione tra noi e l’imprescindibile elemento naturale. Noi ci alimentiamo con cibi dei quali ignoriamo la provenienza ma che possiamo avere a portata di mano, respiriamo un’aria intrisa di sostanze venefiche ma siamo tra i primi a produrle e beviamo acqua dalle dubbie qualità organolettiche e sanitarie. Tutto questo perché l’immagine di ciò che è naturale, e naturale non solo perché bello, ma anche e soprattutto perché è sano, corrisponde a quella pubblicitaria e preconfezionata della televisione.

 

Il problema però, non è soltanto di tipo salutistico, vista la sua importanza culturale, ammesso che il tutto possa essere facilmente scisso. L’antico tessuto urbano, ma anche quello rurale, gradualmente fagocitato dalle nostre città, ha perso il suo aspetto originario, perdendo al contempo l’immagine delle sue origini. Le nostre tradizioni legate al paese, così come le nostre parole, i nostri costumi, sono stati progressivamente assorbiti e annientati da tutto quello che il mercato impone e noi ben lieti di tutto ciò, lo accogliamo acriticamente, perché, probabilmente noi esistiamo perché compriamo, o meglio, perché consumiamo.

 

Venerdì dunque, presso la sede storica del Palazzo Reale di Portici ci sarà la possibilità di capire, grazie all’esperienza di chi viene da fuori, fuori dai nostri contesti, se c’è una strada coerente da seguire e scoprire quello che è veramente e sanamente nostro, ma anche per far capire, al di fuori del nostro pantano, le problematiche che ci assillano, spesso affini a quelle del mondo ma talvolta così peculiari e ancora troppo sconosciute.

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Presentazione

  • : Movimento Cittadini per il Parco
  • : Cittadini per il Parco è un movimento civico costituito da associazioni, imprenditori, professionisti, privati cittadini, che ha per obiettivo la piena e compiuta realizzazione delle finalità istituzionali dell’ente Parco nazionale del Vesuvio , .... vedi documento CARTA DI INTENTI
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